Farscape su Fantasy

Sabato 30 Maggio ore 19.40

Un episodio in due puntate ricco di suspance. Un astronauta vivrà mille difficoltà e avventure su una nave spaziale occupata da galeotti appartenenti a tutte le razze galattiche.

The Truth About Charlie su Raisat Cinema

Sabato 30 Maggio ore 21.00

Un omicidio misterioso, un complotto internazionale, verità e menzogne all'ombra della Torre Eiffel in questo remake di Sciarada.

Pearl Harbor su Sky Cinema Hits e Sky Cinema HD

Sabato 30 Maggio ore 21.00

Dopo il devastante attacco giapponese a Pearl Harbor gli Stati Uniti entrano in guerra e due piloti, legati da profonda amicizia, si dividono l'amore di una crocerossina.

Le Avventure Di Huck Finn su Sky Cinema Family

Sabato 30 Maggio ore 21.00

Una pellicola senza tempo, diretta e interpretata con gran classe.

Lo Sperone Insanguinato su Sky Cinema Classics

Sabato 30 Maggio ore 21.00

Robusta pellicola western dal sapore tragico.

Colorado Cafè su Comedy Central

Sabato 30 Maggio ore 21.00

La sfrenata band di comici capitanata come sempre da Rossella Brescia.

Hip Hop Girls su E!

Sabato 30 Maggio ore 21.00

Diventare le protagoniste di un video hip hop e raggiungere il successo è un percorso difficile. Lo sa bene Olivia...


Evento: CAOS CALMO
Canale: Sky Cinema 1, Sky Cinema HD
Data: Lunedì 6 Aprile, ore 21.00
Genere: Drammatico


L'impassibile tormento di un uomo in crisi: ecco il ruolo più controverso di Nanni Moretti nel film più discusso della scorsa stagione

"Quella con Nanni è stata la scena più forte e audace di tutta la mia carriera"
Isabella Ferrari

Trascinato un po' in basso, tra il gossip e la curiosità pruriginosa, dall'ormai famigerata scena hot tra Nanni Moretti e Isabella Ferrari, Caos Calmo è, fortunatamente, molto di più che l'incontro carnale tra un regista notoriamente infastidito dalla rappresentazione del sesso (qausi del tutto assente nei suoi film) e un'attrice tra le più amate del cinema italiano di oggi, scelta di recente anche da Ferzan Ozpetek e Pappi Corsicato. Quella scena, poi, che arriva come un sogno nella seconda metà del film, non ha nulla di gioioso o seducente: è, al contrario, violenta e disperata, e suggella la crisi del protagonista del film, Pietro Paladini, rimasto solo con la figlia Claudia, dieci anni, e un lavoro ingombrante dopo la morte improvvisa della moglie. Chiuso in se stesso, Paladini smarrisce in fretta il senso del tempo e punti di riferimento: sta bene solo nella pace di un giardinetto pubblico che sorge di fronte alla scuola della figlia, dove comincia a trascorrere le giornate seduto su una panchina che è, alternativamente, un confessionale (per gli ex colleghi in visita), un luogo di incontro (per il fratello, Alessandro Gassman, bravissimo) e un semplice punto d'osservazione sul piccolo mondo che popola quella zona di Roma.
Paladini guarda, sorride (quasi solo a Claudia), parla poco, si muove lento e riscopre molte cose: l'attore Moretti (qui anche sceneggiatore), come già ne La seconda volta riesce a farsi un po' da parte per vivere un personaggio molto diverso dai suoi (e cioè da lui stesso), e asseconda bene il viaggio, da fermo, di quest'uomo senza qualità, normalmente volgare e piuttosto antipatico, uscito dalla penna di Sandro Veronesi per testimoniare una sofferenza molto più generale e forse generazionale. E nelle mani del regista Antonello Grimaldi il libro inclina verso il melodramma senza pianto (il problema è tutto lì, riuscire a liberarsi dalle lacrime), trasformandosi nella ricerca di un dolore perduto, rimosso, messo da parte, ignorato. Tragedia molto maschile, in cui le donne sono principi di instabilità (la disadattata Valeria Golino), sirene tentatrici (Isabella Ferrari), visioni mute (Kasia Smutniak).
Al di là dell'elaborazione del lutto, libro e soprattutto film dissimulano un tema molto contemporaneo e new age, quello della ricerca della verità dei sentimenti; lo complicano e un po' lo intellettualizzano, ma in fondo il problema di Paladini (e qui, senza dubbio, di una certa generazione di uomini) sta proprio nella difficoltà di fare i conti con i piccoli e grandi dolori della vita, di raccontarsi e dar voce alle emozioni.
Protetto da un giardinetto, Paladini impara per la prima volta ad ascoltare, a preoccuparsi per gli altri, ad amare nel modo giusto e infine a piangere. Viaggia dentro di sé, muovendosi poco, tra la macchina e la panchina, ma immergendosi fino in fondo nel mondo più pericoloso, complicato e avventuroso che ci sia. Fuori è tutto calmo, dentro è il caso. Impossibile decidere un percorso, un tono e un finale: a modo suo, Caos calmo somiglia a un thriller. Dell'anima.

di Luca Malavasi


Il trailer

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